La Rivoluzione degli ITS Academy: aggiungendo un solo anno al percorso ITS, si potrà ottenere una laurea triennale
Un cambiamento epocale sta ridefinendo il panorama dell’Alta Formazione post diploma in Italia. L’annuncio del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, relativo alla nuova filiera formativa e all’equiparazione del diploma ITS a una laurea breve, non è un semplice aggiustamento, ma una vera e propria rivoluzione strategica. Il sistema degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) Academy viene ulteriore potenziato, affermandosi come la scelta più intelligente e pragmatica per una carriera di successo nell’economia moderna.
La tesi di fondo è chiara: la riforma riconosce ufficialmente ciò che il mercato del lavoro sa da anni, ovvero che il modello didattico degli ITS produce professionisti altamente competenti, pronti per le sfide dell’industria 4.0 e 5.0. Questa equiparazione è il passo finale e cruciale per consolidare in Italia un sistema di alta formazione a doppio binario, allineato ai modelli più avanzati d’Europa. Questo articolo illustrerà nel dettaglio i meccanismi della riforma, analizzerà i vantaggi concreti e oggettivi per gli studenti e dimostrerà perché gli ITS Academy, come la Fondazione Archimede, rappresentano oggi la scelta più strategica per il percorso post-diploma.
Cosa significa davvero “equiparazione” per il tuo Diploma ITS
Dalla visione politica alla realtà giuridica
È fondamentale comprendere che non si tratta di una semplice proposta, ma di un processo strutturato, fondato su solide basi normative. Il pilastro di questa trasformazione è la Legge 15 luglio 2022, n. 99, che ha istituito formalmente il “Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore”. Questa legge ha segnato un punto di svolta, modificando la denominazione da Istituti Tecnici Superiori a ITS Academy, un cambiamento non solo nominale ma sostanziale, che ne sancisce il nuovo status e prestigio.
A ulteriore riprova della solidità del progetto, la riforma è sostenuta da ingenti finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da una fitta serie di decreti attuativi emanati nel corso del 2023. Questi decreti definiscono ogni aspetto del nuovo sistema: dalla governance delle Fondazioni (DM n. 87) agli standard minimi per l’accreditamento (DM n. 191), fino alla creazione di un’Anagrafe nazionale degli studenti (DM n. 227) e di un nuovo sistema di monitoraggio e valutazione. Questo impianto normativo dimostra un impegno statale robusto e una visione a lungo termine.
Il meccanismo che rende possibile questo “salto” non è automatico, ma si basa su un sistema strutturato e trasparente di riconoscimento dei crediti. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2023 ha istituito le tabelle nazionali di corrispondenza tra i percorsi formativi degli ITS Academy e le classi di laurea universitarie. Ulteriori decreti interministeriali, come il n. 247 del 19 dicembre 2023, hanno poi definito i criteri per la condivisione di risorse tra ITS e università, mentre altri atti normativi hanno precisato le modalità per il riconoscimento dei Crediti Formativi Universitari (CFU). Questo garantisce che il passaggio sia fluido e che gli studenti non debbano “perdere” anni di studio, vedendosi riconosciuto il percorso già svolto.
Il contesto europeo: allineamento allo Standard EQF
Per cogliere appieno la portata della riforma, è essenziale comprendere il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), il sistema che funge da “traduttore” per i titoli di studio in tutta Europa, rendendoli comparabili. In precedenza, il diploma ITS biennale corrispondeva al V livello EQF. La riforma, attraverso l’introduzione di percorsi triennali (sei semestri) e, soprattutto, attraverso le nuove tabelle di corrispondenza, eleverà il diploma ITS a una qualifica di VI livello EQF.
Questo è il fulcro tecnico dell’equiparazione: il VI livello EQF è lo stesso assegnato a una laurea di primo ciclo (laurea triennale). Ciò significa che un diploma ITS Academy possiede ora una “valuta” riconosciuta e di pari valore in tutta l’Unione Europea, potenziando enormemente la mobilità internazionale e il riconoscimento professionale per i suoi diplomati.
Il più grande contributo strutturale della riforma risiede nel passaggio da accordi frammentati e locali tra singoli ITS e atenei a un quadro nazionale standardizzato per il riconoscimento dei crediti. In passato, la possibilità per uno studente di veder riconosciuti i propri crediti dipendeva interamente dalle politiche autonome di ogni singola università, generando incertezza e disparità. Uno studente in una regione poteva avere opportunità molto diverse da un collega in un’altra. L’introduzione delle tabelle di corrispondenza nazionali e di decreti specifici sul trasferimento dei crediti elimina questa ambiguità. Si crea così un sistema prevedibile e sicuro: uno studente che si iscrive a un ITS Academy sa fin dal primo giorno quale sarà il suo potenziale percorso verso una laurea, indipendentemente dall’ateneo che sceglierà, a patto che questo aderisca al quadro nazionale.
Il valore della riforma, quindi, non sta solo nell’aver creato un ponte verso l’università, ma nell’aver reso questo ponte un’infrastruttura solida, affidabile e nazionale, aumentando la fiducia degli studenti e la credibilità dell’intero sistema.
I vantaggi tangibili per gli studenti: più opzioni, più valore, più futuro
Flessibilità senza precedenti: il potere del Diploma a “Doppia Valuta”
Con la nuova riforma, al termine del percorso biennale, lo studente di un ITS Academy si trova in mano un titolo di studio unico, con una sorta di “doppia valuta”. Questo diploma è, da un lato, immediatamente spendibile sul mercato del lavoro per posizioni ad alta specializzazione e, dall’altro, funge da titolo di accesso validato per iscriversi direttamente all’ultimo anno di un corso di laurea triennale coerente.
Questa architettura elimina la tradizionale e rischiosa scelta “aut aut” tra un percorso puramente accademico e uno prettamente professionalizzante. Gli studenti possono posticipare la decisione finale a dopo il completamento dell’ITS, basandosi sull’esperienza maturata e sulle condizioni del mercato, senza subire penalizzazioni o perdite di tempo.

Occupabilità eccezionale, provata dai dati
Il valore del modello ITS non è una promessa, ma una realtà certificata da dati incontrovertibili. L’ultimo Monitoraggio Nazionale INDIRE (2025), che analizza i risultati dei diplomati, fornisce un quadro straordinariamente positivo: a un anno dal diploma, l’84% dei diplomati ITS ha un’occupazione.
ITS Academy Fondazione Archimede, dal canto suo, fa registrare per l’ennesimo anno un primato di assoluto rilievo: oltre il 93% dei propri iscritti trova occupazione entro un anno dalla fine del corso. Una percentuale ragguardevole, al di sopra della media nazionale. Un piccolo primato per il Sud Italia.
ITS anche per i concorsi pubblici
Un beneficio concreto e rivoluzionario introdotto dalla riforma è la riserva di una quota del 10% dei posti nei concorsi pubblici per i diplomati degli ITS Academy. Questa misura scardina il tradizionale monopolio dei titoli universitari per l’accesso alla Pubblica Amministrazione, aprendo un canale privilegiato per i tecnici superiori. Per i diplomati ITS, si tratta di una via d’accesso diretta a carriere stabili e a lungo termine all’interno delle istituzioni, valorizzando le loro competenze specialistiche e pratiche e aumentando enormemente il valore istituzionale del diploma.
Un chiaro vantaggio finanziario
ITS è anche una scelta economicamente intelligente. Completando i primi due “anni” di un percorso di laurea all’interno del sistema ITS, gli studenti risparmiano di fatto i costi delle tasse universitarie. Inoltre, l’altissimo tasso di occupabilità permette ai diplomati di entrare nel mondo del lavoro e percepire uno stipendio con un anno di anticipo rispetto ai loro coetanei che seguono un percorso esclusivamente universitario, rappresentando un notevole vantaggio in termini di costo-opportunità.
Riconoscimento internazionale e mobilità
Come evidenziato, l’allineamento al VI livello EQF ha implicazioni pratiche immediate. Un diploma rilasciato da una Fondazione ITS come Archimede diventa più facilmente comprensibile e spendibile presso datori di lavoro e istituzioni formative in tutta l’Unione Europea, facilitando esperienze di lavoro o di studio all’estero. Questo allinea finalmente il sistema italiano a modelli di successo internazionale, come il sistema duale tedesco, noto per la sua efficacia nel creare un ponte tra formazione e lavoro.
La combinazione di un’elevata e comprovata occupabilità con un nuovo e snello percorso universitario cambia radicalmente il calcolo del rapporto rischio-beneficio per gli studenti. Un percorso di laurea triennale tradizionale rappresenta un investimento a binario unico, il cui esito primario è il titolo di studio, mentre l’occupazione è un passo successivo e non sempre garantito. Il percorso ITS, post-riforma, si configura invece come un investimento a più stadi con “uscite di sicurezza” verso il successo. Lo studente investe due anni in un programma fortemente pratico. Lo scenario di base, al termine di questo biennio, è una probabilità altissima di ottenere un lavoro qualificato e coerente con gli studi, un risultato di partenza eccezionalmente solido. Lo scenario ottimale è questa stessa alta probabilità di impiego, sommata all’opzione di conseguire una laurea triennale con un solo anno aggiuntivo di studio. La riforma, quindi, posiziona l’ITS come un hub strategico che minimizza il rischio di disoccupazione massimizzando al contempo le opzioni future, sia professionali che accademiche. Questo rappresenta un vantaggio oggettivo e potente rispetto a percorsi formativi più rigidi e tradizionali.

Perché gli ITS Academy (e la Fondazione Archimede) sono ora la scelta d’eccellenza
La consacrazione del modello didattico ITS
La riforma è la consacrazione ufficiale di un modello che funziona in modo eccellente. L’equiparazione è possibile proprio grazie alle caratteristiche uniche del modello ITS, che lo differenziano profondamente dalla formazione accademica tradizionale. I suoi pilastri sono:
- Didattica progettata con le Imprese: i percorsi formativi nascono in risposta diretta ai fabbisogni di competenze espressi dal tessuto produttivo, garantendo una pertinenza assoluta con le richieste del mercato del lavoro.
- Docenti dal mondo del lavoro: per legge, almeno il 60% del monte ore complessivo è affidato a professionisti, manager e tecnici provenienti dalle aziende e non da carriere accademiche. Questo porta in aula esperienze reali, aggiornate e concrete.
- Apprendimento pratico intensivo: la normativa prevede che almeno il 35% delle ore totali sia dedicato a tirocini obbligatori in azienda e project work. Alcune fondazioni, come ITS Academy Fondazione Archimede superano ampiamente questa soglia, dedicando agli stage tra le 800 e le 1.000 ore, ovvero circa il 50% del percorso. Si tratta di un’immersione nel mondo del lavoro incomparabilmente più profonda rispetto a un corso di laurea standard.
Un parallelo con i migliori d’Europa: il modello delle Fachhochschulen Tedesche
La riforma italiana sta creando un sistema di istruzione terziaria professionalizzante del tutto analogo a quello delle Fachhochschulen tedesche (Università di Scienze Applicate), un modello di enorme successo. Come gli ITS Academy, le Fachhochschulen sono caratterizzate da un forte orientamento pratico, strettissimi legami con l’industria e un focus sulla didattica e la ricerca applicata. Esse rappresentano un pilastro della forza economica e manifatturiera della Germania. Adottando questa filosofia, l’Italia si allinea a una delle migliori pratiche europee per la generazione di innovazione e talenti specializzati, rendendo il diploma ITS un titolo basato su un modello di eccellenza mondiale.
Rispondere alle critiche e ampliare l’attrattività
Non sono mancate le critiche, da una parte dei sistemi formativi “tradizionali”, che temono una “diminuzione della preparazione degli studenti”. Questa visione, tuttavia, non coglie la natura del modello ITS. L’obiettivo non è formare “operai” con competenze ristrette, ma professionisti adattabili e altamente qualificati. L’enfasi sulla risoluzione di problemi reali, sul lavoro per progetti e sull’apprendimento continuo (il cosiddetto learning by doing) è esattamente ciò che forma la “testa ben fatta” in grado di affrontare le continue evoluzioni della tecnica e del mercato.
La crescente attrattiva degli ITS è dimostrata da un dato significativo: secondo il rapporto INDIRE, circa un quarto degli studenti ITS proviene ormai dai licei. Questo indica che il percorso ITS è sempre più percepito come una scelta strategica anche da studenti con una solida preparazione accademica, e non più come un’opzione di ripiego. La riforma è destinata ad accelerare questa tendenza, aumentando l’appeal degli ITS presso una platea di studenti sempre più ampia e diversificata.
E non solo: in molti corsi di ITS Academy Fondazione Archimede, circa la metà della classe è composta da studenti già laureati, a riprova dell’elevata qualità e dell’efficacia del nostro modello formativo.
L’equiparazione del diploma ITS è molto più di un cambiamento tecnico o legale; è il motore di una profonda trasformazione culturale nel modo in cui l’Italia concepisce e valuta l’istruzione. Per decenni, il percorso universitario ha detenuto un quasi monopolio sul prestigio sociale e professionale, relegando altre forme di istruzione post-secondaria a un ruolo percepito come “di serie B”. L’obiettivo dichiarato del Ministro di “aumentare l’attrattiva degli ITS” e di presentarli come una “scelta strategica” è un tentativo esplicito di rimodellare questa percezione. Equiparando formalmente il diploma ITS ai primi due anni di una laurea (VI livello EQF), lo Stato invia un segnale potente: l’intelligenza pratica e le competenze applicate hanno lo stesso valore della conoscenza teorica. Questo avrà un effetto a catena: i genitori vedranno il percorso ITS come un’opzione prestigiosa; gli studenti più brillanti, provenienti da ogni tipo di scuola superiore, lo considereranno una scelta di prim’ordine; e il termine “laurea” non sarà più l’unico metro di misura del successo formativo. L’impatto più profondo della riforma, quindi, potrebbe essere proprio la promozione di una visione più moderna e pluralistica dell’eccellenza educativa, più allineata alle esigenze di un’economia avanzata, simile al prestigio culturale di cui gode il sistema duale in Germania.
Conclusione: scegliere l’istruzione di oggi per il mondo di domani
La riforma ha dato vita a quello che è, a tutti gli effetti, il percorso formativo più potente, flessibile e ricco di valore oggi disponibile in Italia. Il diploma di un ITS Academy è diventato un asset strategico che offre un’occupabilità senza pari, una via diretta alla laurea, un accesso privilegiato alle carriere nel settore pubblico e un pieno riconoscimento internazionale.
Scegliere ITS Academy Fondazione Archimede significa entrare da protagonisti in questo sistema rivoluzionato, un sistema che non solo è stato testato e approvato dal mercato del lavoro, ma che ora è pienamente validato anche dal mondo accademico e istituzionale. L’invito a studenti e famiglie è di guardare oltre le vecchie gerarchie educative e di scegliere con coraggio il percorso che offre competenze concrete, opportunità tangibili e un futuro sicuro. Esplorare i corsi della Fondazione Archimede significa fare il primo passo per diventare parte di questo nuovo, entusiasmante capitolo dell’istruzione italiana e diventare protagonisti, fin da subito nel turismo e nella valorizzazione del patrimonio culturale.